Marco Eccheli
Partner & Managing Director, Milan
Milano, 23 novembre 2020. Un Natale all’insegna dell’incertezza e del risparmio, dove la preoccupazione per gli impatti della pandemia sulle proprie finanze va di pari passo ai timori per la salute. Da uno studio realizzato da AlixPartners risulta che maggioranza degli italiani è molto o estremamente preoccupato per le finanze personali, più di ogni altro paese europeo analizzato (Francia 44%, Germania e UK 38%).
Questa incertezza diffusa e le misure restrittive, con differenti livelli di chiusure a seconda della regione, pesano gravemente sull’intenzione di spesa dei consumatori per le feste natalizie. Se il 75% degli americani prevede di spendere lo stesso ammontare o di più rispetto alla scorsa stagione natalizia – erano 85% nel 2019, la maggioranza degli italiani prevede invece di spendere meno rispetto al 2019.
Le più recenti restrizioni dovute alla seconda ondata della pandemia, che penalizzano fortemente gli store e i centri commerciali, hanno dato un impulso positivo agli acquisti online. Ad oggi, infatti, come confermato dal Censis Confinimprese, le vendite online sono cresciute del 20% rispetto all'anno scorso e giocheranno un ruolo rilevante nel periodo natalizio. Cresce anche la popolarità per il Black Friday, da quest’anno “anticipato”, e per gli appuntamenti con le promozioni online come il Prime Day, il Cyber Monday, il Singles’day.
Tuttavia, se a Natale venisse adottato il lockdown in tutto il Paese, lo scenario potrebbe peggiorare. In questo caso le previsioni emerse sono scoraggianti, ovvero un calo delle vendite in tutto il comparto del 20% rispetto al 2019. E la crescita del canale online non sarebbero in grado di compensare l'impatto.
“La pandemia condiziona fortemente l’atteggiamento dei consumatori, che da mesi ormai, non sono portati a nuovi acquisti, in particolare in alcuni settori come per esempio l’abbigliamento e la cosmetica dal momento che si sono ridotte le occasioni per utilizzarli, e la crisi economica invita al risparmio. Il contesto che si sta generando può sviluppare una polarizzazione dei consumi da una parte verso le categorie più essenziali e dall’altra verso l’online” afferma Michele Paolo D’Angelo, Director di AlixPartners ed esperto Retail e Consumer Goods. “Le fluttuazioni delle vendite del 2020 stanno richiedendo ai retailers, alle aziende produttive e alle aziende logistiche un nuovo concetto di flessibilità per essere pronti a riorganizzarsi e a gestire picchi e crolli di volume in un tempo brevissimo”.
Ma a quali beni non potranno rinunciare i consumatori? Dove e come li acquisteranno?
Le vendite si sposteranno in modo significativo online per oltre un terzo degli acquisti. I giocattoli, infatti, rientrano nelle categorie di beni “non essenziali” e sono stati rimossi dalla vendita nei supermercati o ipermercati.
Rispetto agli anni precedenti, si prevede che l’acquisto dei giocattoli avvenga almeno con un mese di anticipo e le ultime restrizioni adottate potrebbero intensificare questa tendenza.
Si assiste a una polarizzazione dei comportamenti di consumo. Da una parte gli acquisti di prodotti healthy, sostenibili e di provenienza locale, e dall’altra la ricerca e di prodotti a basso costo. Di conseguenza, le vendite promozionali hanno aumentato la rilevanza in ottobre , trainate da bevande e alimenti surgelati. Questo in un contesto in cui l’Italia supera in genere la media europea del 10%. L'online sta guadagnando rapidamente quote poiché i rivenditori hanno potenziato la loro offerta in questo canale e la capacità di fulfilment degli ordini.
Un impatto rilevante delle restrizioni è atteso sulle performance di fine anno. Ad esempio, le restrizioni sui pranzi e le cene con i familiari e gli amici potrebbero costare circa 1 miliardo di euro alla sola industria vinicola italiana (sia per la spesa domestica che per i pasti fuori casa).
“Negli ultimi anni e prima dell’inizio della pandemia, il Food & Beverage ha dovuto trasformarsi per tenere il passo degli enormi cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Dall’emergere del “self-centric consumer” a una maggiore attitudine al “mangiare bene e sano”, a un’attenzione sempre più pervasiva agli ingredienti e prodotti artigianali e locali” spiega Marco Eccheli, Managing Director di AlixPartners ed esperto Retail e Food. “A causa del COVID-19 questi trend hanno subito un’accelerazione notevole, e retailer e produttori devono cambiare velocemente il loro modo di pensare e agire per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.”
Settore fortemente colpito dal COVID-19: il valore del tessile è sceso di oltre il 17% nell'ultimo decennio e ora i punti vendita sono molto ridotti e alcuni brand stanno addirittura scomparendo in Italia.
Le vendite online stanno aumentando rapidamente (trend presente anche prima dei lockdown) con il 48% degli acquirenti che ha aumentato i propri acquisti sul web. Le recenti misure restrittive adottate dovrebbero alimentare questa tendenza anche per il quarto trimestre del 2020. Gli operatori logistici prospettano difficoltà nel far fronte alla domanda aggiuntiva di consegna a domicilio con l'avvicinarsi del Black Friday e con l’atteso aumento dei livelli di acquisti natalizi online.
In grande sofferenza anche l’industria del lusso italiano con la previsione di una flessione tra il 20% e il 25% nel 2020, un calo tre volte superiore a quello registrato durante la crisi finanziaria del 2008. Nel quarto trimestre il settore sta affrontando due grandi sfide: pochi clienti internazionali e la debolezza del duty-free, con prospettive poco favorevoli.
“Il lusso in Italia è penalizzato fortemente dall’assenza degli acquirenti cinesi. Anche se i consumatori europei hanno aumentato in modo significativo gli acquisti di beni di lusso online – fino al 35% – rappresentano ancora solo la metà di quelli dalla Cina. I brand devono rivedere attentamente il loro modello retail, accelerando su omnicanalità e phygital” ha commentato Lorenzo Novella, Director di AlixPartners ed esperto del settore moda e lusso.
AlixPartners è una società di consulenza leader a livello globale specializzata nella creazione di valore e nel miglioramento della performance in ogni fase del ciclo di attività aziendale. L’azienda interviene in situazioni ad elevato impatto (“when it really matters”) e copre oltre 20 settori industriali in 60 paesi. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.alixpartners.com
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